lunedì 20 giugno 2016

IL CIBO SIA LA TUA MEDICINA

Nei tratti essenziali,la struttura dell’anima è identica sia in lui che in lei:l’anima è immersa in un corpo [Leib
] dalla cui forza e dalla cui salute dipende l
a propria forza e la sua salute – anche se non unicamente e incondizionatamente
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Questi consigli nutrizionali, non vogliono sostituirsi ad una pratica medica dietetica, tuttavia nascono dal voler mettere in atto, una guida consapevole all’alimentazione basata sul buon senso e l’approccio equilibrato nei confronti del cibo e della sua origine.

Colazione
E’ consigliato l’utilizzo del latte vegetale (riso, soya,mandorle, bio)  con caffè, orzo o cacao. Gallette di riso con marmellata, pane azzimo di farro,o fiocchi di riso o miglio integrali, o cereali, con  semi di girasole o canapa, o crostate e biscotti, pane bruscato con pomodoro,  sale e olio,  ma rigorosamente fatti in casa, con farine bio.
A metà mattina, una spremuta d’arancia (in inverno)  o un frutto di stagione a proprio piacimento. Oppure cinque mandorle  o un piccolo panino con  tofu per i vegetariani o bresaola  o formaggio di capra per chi lo gradisce.
Pranzo e cena
Importante sempre, la rotazione dei cereali: pasta grano duro bio, di mais, riso, farro o kamut, o riso semintegrale, o polentine di mais o grano saraceno o grano saraceno da cuocere nel brodo di spezie, la pasta la si può da condire con qualsiasi verdura si preferisca, sempre rigorosamente di stagione.
(Verdure  saltate in padella con olio extra vergine di oliva e tutte le spezie che si gradiscono).
Vanno bene anche le leguminose almeno tre volte alla settimana, fagioli azuki (con alloro e cipolla), lenticchie rosse decorticate e ceci
(Anche torte con farina di ceci ). Tutti i tipi di zuppe, di verdure, di porri, di zucca, ecc. ecc. con crostini di pane bruscato.
Formaggi, due volte alla settimana caprini o di pecora (biologici).
Da evitare l’abitudine di condire sempre la pasta o la minestra con il parmigiano. (Va bene invece per gli anziani la sera una zuppa leggera con un poco di pecorino secco grattugiato)
Uova, rigorosamente bio, una volta alla settimana (preferibilmente frittate). 
Eludere tutti quelle paste e minestre all’uovo, di provenienza industriale dove vengono utilizzate o uova in polvere o uova provenienti da  allevamenti intensivi.
Carne, una volta alla settimana , purché biologica e non proveniente da allevamenti intensivi. Pollame  e tacchini, solo se allevati a terra
Lo stesso dicasi per le carni rosse. (Da non assumere se si è in trattamenti chemioterapici, così come gli zuccheri ). Carni rosse solo bio una volta alla settimana o due se si è in fase di crescita (adolescenti ) o per le donne con mestruazioni abbondanti.  Ottima la carne di coniglio per gli anziani e i bambini dopo il primo anno di vita. Da evitare l’utilizzo di carni omogeneizzate industrialmente  durante la fase dello svezzamento del bambino.
Pesce sempre due volte alla settimana, purché si sia certi della provenienza (evitare il tonno confezionato).
Fondamentale la rotazione degli alimenti e almeno  tre pasti al dì, più i due spuntini a metà mattina e metà pomeriggio.
E preferibile abbinare cereali a verdure, e carni o pesci o uova a verdure sia cotte che crude, (non mescolare mai nello stesso pranzo proteine e carboidrati)
Lo yogurt, solo due volte alla settimana per chi tollera il latte vaccino  è sconsigliato lo yogurt  di provenienza industriale .


Come organizzare la dispensa
     Il secco:  ovvero, tutte  le leguminose, pomodori pelati, olio e  cereali da tenere sempre in dispensa. Anche in scatola, purché sotto vetro e reperiti nei negozi specializzati. Evitare i prodotti in scatola del supermercato, quelli a lunga conservazione, o precotti.
      Il fresco: ovvero tutte le verdure di stagione, Ottimo in inverno cavolo rosso e ortica e verza  reperibili nei mercati rionali.          
       Pane: sconsigliato il pane tipo baguette reperibile nei supermercati o in cassetta. E’ preferibile prepararlo in casa con miscele di farine di biologiche, di farro di riso,  kamut  o grano Cappelli, con lievito di pasta madre o secco attivo. (Il grano in commercio, Kreso, utilizzato da tutte le aziende ordinarie e le farine provenienti dai paesi dell’est europeo, danno luogo ad una panificazione e a prodotti dolciari, quali biscotti e merendine, compresa la pasta,  altamente infiammatoria, ovvero meno farine trattate meno infiammazioni).
      Caffè: non più di due al giorno, sarebbe meglio uno al dì e di provenienza bio.
Consigliate tutte le tisane, in particolare alla mattina quella alla rosa canina , o miscele di tè senza teina.
La Frutta: va consumata rigorosamente di stagione e sempre lontano dai pasti.  In inverno sono ottime le mele cotte con vino rosso e cannella. Meglio evitare prugne e pesche, in grandi quantità nei periodi in cui sono reperibili.
Da aggiungere sempre nel tè, della cannella o dello zenzero.
Sempre è bene condire le carni e le verdure anche crude con un cucchiaio di olio extra vergine di oliva in cui scioglieremo un cucchiaino di curcuma, durante i mesi invernali. E mai dovrebbe mancare quando sia reperibile e nella sua stagione un contorno di finocchi.
L’utilizzo di ingredienti biologici lì dove sia possibile va sempre integrato, con elementi che appartengono alla propria tradizione culinaria e al territorio in cui si vive, nel rispetto delle eccellenze enogastronomiche locali, in un’ottica di condivisione dei “saperi” e della circolazione delle informazioni, per ridare al cibo il valore primario di cultura primigenia su cui si fonda ogni civiltà.
francescaserra@fastwebnet.it                     tel:3470055059a Trinità ha agito nella creazione, le tre Persone vi hanno partecipato, da ciò risulta che l’uomo non è soltanto immagine di Dio, ma anche immagine della Trinità.

Ildegarda interpreta questo passo di San Giovanni:“…tre sono quelli che rendono testimonianza: lo Spirito, l’acqua e il sangue e questi tre sono concordi” (1Gv5,7.8). Questi tre danno testimonianza in terra e in cielo, il Padre, il Verbo e lo Spirito.  Ildegarda dice: “I tre sono una cosa sola. Lo Spirito: un uomo non può dirsi uomo se è solo spirito, se non ha la materia sanguinea del corpo. Né formano un uomo vivente il corpo e il sangue, senza l’anima. Questi due, anima e corpo, non vengono a nuova vita in grazia della nuova legge, se non per l’acqua della rigenerazione e così sono una cosa sola nella Redenzione”.Come ci sono tre Persone di Dio che formano la Trinità, così ci sono tre elementi che formano l’uomo.

Dunque, l’anima umana è trinitaria, perché l’originale di cui è immagine è trinitario. Tra l’anima umana e la Trinità divina c’è un’analogia, se l’anima guarda in se stessa, riconosce in sé Dio in tre Persone. Il rapporto tra Dio e l’uomo prende il suo inizio dalla considerazione dell’uomo per giungere a Dio. L’uomo, definisce il suo rapporto con Dio in base alla conoscenza che ha di se stesso e definisce se stesso non in conformità a concetti d’essenza ed esistenza, ma secondo l’analogia della Trinità. L’uomo, per il fatto stesso d’essere uomo, è in rapporto con Dio, non è escluso da Dio. Ildegarda tratta molte volte della Trinità, proprio per l’interesse che ha di far vedere all’uomo quanto egli è partecipe di essa.
–; da parte sua, il corpo riceve dall’anima il proprio essere in qNei tratti essenziali,la struttura dell’anima è identica sia in lui che in lei:l’anima è immersNei tratti essenziali,la struttura dell’anima è identica sia in lui che in lei:l’anima è immersa in un corpo [Leib] dalla cui forza e dalla cui salute dipende la propria forza e la sua salute – anche se non unicamente e incondizionatamente –; da parte sua, il corpo riceve dall’anima il proprio essere in quanto corpo – vita, movimento,forma,figura e significato spirituale –.[…] Di solito nella donna il legame col corpo è naturalmente più intimo. Mi pare che l’anima delle donne viva e sia presente con maggior intensità in tutte le parti del corpo e venga toccata più intimamente da ciò che in esso accade; che nell’uomo, invece, il corpo abbia più spiccatamente il carattere dello strumento che gli serve per produrre, il che comporta una certa distanza1a in un corpo [Leib] dalla cui forza e dalla cui salute dipende la propria forza e la sua salute – anche se non unicamente e incondizionatamente –; da parte sua, il corpo riceve dall’anima il proprio essere in quanto corpo – vita, movimento,forma,figura e significato spirituale –.[…] Di solito nella donna il legame col corpo è naturalmente più intimo. Mi pare che l’anima delle donne viva e sia presente con maggior intensità in tutte le parti del corpo e venga toccata più intimamente da ciò che in esso accade; che nell’uomo, invece, il corpo abbia più spiccatamente il carattere dello strumento che gli serve per produrre, il che comporta una certa distanza1uanto corpo – vita, movimento,forma,figura e significato spirituale –.[…] Di solito nella donna il legame col corpo è naturalmente più intimo. Mi pare che l’anima delle donne viva e sia presente con maggior intensità in tutte le parti del corpo e venga toccata più intimamente da ciò che in esso accade; che nell’uomo, invece, il corpo abbia più spiccatamente il carattere dello strumento che gli serve per produrre, il che comporta una certa distanza1

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